Handicap grave L. 104/1992
Cos'è
Lo stato di handicap è normato dalla Legge n. 104 del 1992: l’articolo 3 ne definisce i diversi gradi di gravità.
I benefici collegati allo stato di handicap variano in funzione della gravità dell’infermità certificata e possono essere di diversa natura, come ad esempio:
- Agevolazioni fiscali:
- Per l’acquisito dell’autoveicolo.
- Per l’acquisto di strumenti tecnici e informatici (es. personal computer).
- Deduzioni fiscali di spese sanitari.
- Agevolazioni sanitarie:
- Ausili e protesi con costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
- Esenzioni totali e parziali di ticket sanitari.
- Agevolazioni lavorative:
- Richiesta di permessi e congedi lavorativi affini all’assistenza.
- Prepensionamenti come ad esempio la pensione anticipata lavoratori precoci e l’Ape Sociale.
- Scelta della sede di lavoro più vicina rispetto al proprio domicilio.
- Rifiuto del trasferimento in una sede di lavoro più distante.
- Agevolazioni collegate alla mobilità:
- Rilascio del contrassegno per il parcheggio disabili (c.d. contrassegno arancione).
- Contributi per il riadattamento dei dispositivi di guida dei veicoli.
Per ulteriori informazioni e per presentare la domanda all’INPS, contatta la nostra sede più vicina.
20 €
SCADENZA
90 giorni dal rilascio da parte del medico curante del certificato medico telematico di invalidità civile
CHI NE HA DIRITTO
L’handicap grave è valutato da una Commissione operante presso ogni Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ex ASL) e la richiesta di riconoscimento di handicap va presentata, dall’interessato o da chi lo rappresenta legalmente (genitore, tutore, curatore), all’INPS territorialmente competente mediante il rilascio del certificato medico telematico di invalidità civile da richiedere al proprio medico curante.
E’ fondamentale formalizzare anche la domanda amministrativa all’INPS. Non è sufficiente il solo invio, da parte del medico curante, del certificato medico in questione.
Inoltre, in determinate condizioni, se l’handicap grave viene riconosciuto al figlio a carico ai fini ISEE, l’eventuale importo dell’assegno unico universale può essere ulteriormente maggiorato.