L’assegno familiare ai pensionati (c.d. trattamento di famiglia) è una prestazione a sostegno del reddito erogabile al pensionato per il proprio nucleo familiare. La sussistenza del diritto e l’importo dell’assegno ai pensionati dipendono dal numero dei componenti del nucleo, dalla sua tipologia e dal relativo reddito.

Il titolare di pensione di reversibilità può chiedere l’assegno familiare anche solo per se stesso, purché sia inabile oppure orfano minore e a patto che la pensione di reversibilità di cui è titolare sia originata esclusivamente da carriera lavorativa svolta come dipendente.

I soggetti che concorrono alla formazione del nucleo familiare sono:

• il richiedente
• il coniuge non legalmente separato
• i fratelli, le sorelle ed i nipoti di età inferiore ai 18 anni compiuti, ovvero senza limiti di età, qualora si trovino, a causa di infermità o di difetto fisico o mentale, nell’assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi ad un proficuo lavoro, nel caso in cui essi siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano conseguito il diritto a pensione ai superstiti

La prestazione ha una decorrenza teorica da luglio dell’anno di competenza fino al mese di giugno dell’anno successivo. Sul regime delle decorrenze intervengono eventuali variabili che dipendono dalla composizione del nucleo e dal reddito del pensionato.

Anche il trattamento di famiglia ai pensionati ha subito una parziale modifica in funzione dell’entrata in vigore, a far data dal 01/03/2022, dell’assegno unico universale. Pertanto, se all’interno del nucleo familiare del pensionato sono presenti i beneficiari dell’assegno unico universale, per tali componenti dovrà essere trasmessa la domanda di assegno unico universale. Sarà sempre possibile, entro il termine prescrizionale di 5 anni, presentare la domanda per i periodi precedenti la data del 01/03/2022.