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Decreto flussi 2025

cos'è

Cos'è

Il “Decreto Flussi” è la norma che consente ai datori di lavoro di presentare la domanda per ottenere l’autorizzazione all’ingresso in Italia di lavoratori stranieri residenti all’estero. Il Governo ha stabilito le quote di ingresso per il triennio 2023-2025.

L’INCA Cgil Lombardia fornisce informazioni esclusivamente ai datori di lavoro che intendono assumere lavoratori addetti all’assistenza familiari e socio-sanitaria, compresi i collaboratori familiari in genere (colf). 

Attenzione: il Ministero non ha abilitato i Patronati all’invio delle domande di nulla osta all’ingresso per motivi di lavoro. 

Per l’anno 2025, l’ingresso dei “lavoratori domestici” è prevista una quota di 9.500 unità. Le domande  potranno essere inviate a partire dal 7 febbraio 2025 (click day) dalle ore 9.00. Prima però, è necessaria la precompilazione del modello A-bis, dal 1° al 30 novembre 2024, collegandosi al “Portale Servizi” del Ministero dell’Interno.

Per l’anno 2025, i datori di lavoro possono presentare come “utenti privati” fino ad un massimo di tre richieste di nulla osta al lavoro. Tale limite non si applica alle richieste presentate dalle organizzazioni datoriali di categoria, dai consulenti del lavoro ed equiparati, dalle agenzie di somministrazione di lavoro regolarmente iscritte all’Albo.

Il datore di lavoro si dovrà dotare dello SPID e di una PEC. Quest’ultima dovrà essere registrata nella banca dati INAD (per le persone fisiche). Tale adempimento è necessario sia per la fase della precompilazione che per il resto del procedimento in quanto l’indirizzo pec rappresenta il domicilio eletto dal richiedente per tutte le comunicazioni dello Sportello Unico per l’immigrazione (SUI). 

Per i datori di lavoro persona fisica il codice di attivazione della domanda sarà inviato all’indirizzo pec presente nella banca dati INAD. L’inserimento del predetto codice di attivazione da parte del richiedente consentirà l’accesso al modello di domanda.

Per la presentazione della domanda, il datore di lavoro dovrà dimostrare di essere in possesso di un REDDITO IMPONIBILE:

  • pari a 20.000 € se vive da solo ovvero di 27.000 € se il suo nucleo familiare è composto da più soggetti conviventi; il reddito del coniuge e dei parenti fino al secondo grado di parentela, anche non conviventi, può contribuire al raggiungimento del requisito reddituale;
  • il datore di lavoro con patologie o con disabilità che presentino istanza di nulla osta al lavoro per un lavoratore addetto alla propria assistenza non è tenuto a dimostrare il possesso di un reddito.

Il datore di lavoro dovrà:

  • essere in possesso della documentazione relativa alla posizione fiscale (dichiarazione dei redditi) atta a comprovare la capacità reddituale e alla regolarità della posizione previdenziale;
  • fornire la disponibilità alla stipula di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato, o stagionale, con orario a tempo pieno o a tempo parziale e non inferiore a 20 ore settimanali, che rispetti quanto previsto dal CCNL applicato e, nel caso di lavoro domestico, una retribuzione mensile non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale;
  • fornire la garanzia della disponibilità di un alloggio per il lavoratore;
  • produrre il certificato di idoneità alloggiativa da richiedere al Comune di appartenenza oppure la ricevuta di richiesta dello stesso o la dichiarazione di impegno alla richiesta dello stesso;
  • fornire l’impegno al pagamento da parte del datore di lavoro delle spese di viaggio;
  • fornire il passaporto (o altro documento di identità equipollente in corso di validità) del lavoratore;
  • impegnarsi a presentare la comunicazione di Cessione di Fabbricato/ospitalità alle istituzioni competenti;
  • produrre il documento di asseverazione: per questa certificazione ci si potrà rivolgere al CAAF-CGIL della Lombardia;
  • produrre la dichiarazione di indisponibilità di lavoratori presenti in Italia a seguito della richiesta presentata al centro per l’impiego competente: per questo documento ci si potrà rivolgere al CAAF-CGIL della Lombardia.

INGRESSI FUORI QUOTA PER IL 2025

Per il 2025, in via sperimentale, è previsto l’ingresso di ulteriori 10.000 lavoratori addetti all’assistenza familiare o socio-sanitaria di grandi anziani o di disabili. Le persone da assistere potranno essere il datore di lavoro stesso, il suo coniuge o un parente o un affine entro il secondo grado e, nei casi individuati dall’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, anche un parente entro il terzo grado, ancorché non conviventi, ma residenti in Italia. Non è possibile presentare la richiesta di nulla-osta all’ingresso per l’assunzione del coniuge e del parente o affine entro il terzo grado del datore di lavoro. Per gli ingressi fuori quota, il datore di lavoro (persona fisica o giuridica), dovrà rivolgersi esclusivamente alle Agenzie per il lavoro (APL) o alle  Associazioni datoriali firmatarie del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro del settore domestico. Anche per queste domande di nulla-osta si dovrà utilizzare il modello A-bis e le istanze dovranno essere inviate dalle ore 9.00 del giorno 7 febbraio 2025.

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Dopo il click day dedicato (quindi dal giorno 8 febbraio 2025) e fino al 31.12.2025, le domande per l’ingresso di lavoratori addetti all’assistenza familiare o socio-sanitaria (modello A-BIS) potranno essere compilate e inviate contestualmente, accedendo dalla sezione ordinaria “compila domande” e non da quella specifica della precompilazione e del click day.

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A partire dal 1 gennaio 2025, fuori quota, potranno essere presentate:

  • le richieste per esercitare attività economica in qualità di lavoratore subordinato o autonomo da parte dello straniero titolare di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato da altro Stato membro dell’UE in corso di validità;
  • le richieste di conversione presentate da lavoratori stagionali che hanno svolto regolare attività lavorativa sul territorio nazionale per almeno tre mesi, ai quali è offerto un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato (art 24 D.Lgs. n. 286/98).

Per tali richieste non è prevista una autonoma fase di precompilazione né il relativo click day.

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